lunedì 31 marzo 2008

Mussi a Repubblica TV

Il candidato della Sinistra Arcobaleno risponde agli ascoltatori di Repubblica Tv
"Ridurre il numero dei parlamentari ed abolire una delle due camere"
Mussi: "Con il Pd c'è competizione
tremo all'idea di un accordo con Pdl"
di EDOARDO BUFFONI

ROMA - Un accordo Berlusconi-Veltroni? Tremo solo all'idea. Con il Pd in questa campagna elettorale c'è un "gentlement agreement", ma anche competizione. Il voto utile? Esiste solo il voto che ti rappresenta. Fabio Mussi, ministro per la Ricerca e l'Università, candidato per la Sinistra Arcobaleno, risponde alle domande dei lettori nel videoforum di Repubblica Tv. Attaccando sia il Pd che il Pdl, e qualsiasi ipotesi di accordo post-elettorale tra i due partiti maggiori: "Un accordo sulle riforme non può essere un gioco a due tra Pd e Pdl, un passo doppio. Se però parliamo di riduzione del numero dei parlamentari, per noi è un invito a nozze. Una sola Camera addirittura un doppio invito a nozze, mentre di fronte ad un iperpresidenzialismo la nostra risposta è no. Quanto alla legge elettorale, vorrei invitare i miei amici del Partito Democratico alla prudenza, perché non è prudente fare una legge elettorale che a tavolino cancelli qualsiasi altra variante".

Mussi su questo punto è drastico: "Non sarebbe possibile governare città e amministrazioni locali con i voti della sinistra, come Roma, e poi fare una legge elettorale che cancella tutto ciò che non è Pd e Pdl, perché non si può avere 7 botti piene e 7 moglie ubriache".

Molte le domande dei lettori sul voto utile: votare Pd o Sinistra Arcobaleno per il Senato, a seconda delle regioni, per contrastare Berlusconi. "L'elettore - risponde Mussi - non può essere accompagnato alla soglia del seggio da esperti. Le scelta delle persone sono più semplici e alla fine anche più giuste. Il voto utile è prima di tutto quello che ti rappresenta, che rappresenta i tuoi valori e le tue idee". La vostra campagna non è troppo sbilanciata contro il Pd, osservano alcuni lettori: "E' il Pd che ha radicalmente escluso la sinistra, definendola il male, e che ha fatto una campagna sistematica per dire: non votare a sinistra".

Ma con le vostre idee non vi condannate all'opposizione?
"Saremo all'opposizione solo se perderemo le elezioni. Ma voglio sottolineare che l'Italia rischia di essere l'unico grande paese europeo a rischiare di non avere più una forza politica che si dichiari di sinistra. Ed è per questo che ho scelto di non aderire al Pd. Invece dovrà esistere nel futuro una forza di sinistra in Italia, per influenzare e condizionare la politica del Partito Democratico".

Ma la sinistra ce la può fare?
"Io spero prima di tutto che perda Berlusconi, e lo dico per ragioni patriottiche. Berlusconi è il lato tragicomico della vicenda italiana. E' sempre più stonato. Con la sua visione scombinata e populistica dell'Italia, che ha già fatto tanti danni".

Ma la Sinistra Arcobaleno resterà unita anche dopo le elezioni?
"Abbiamo fatto una lista comune. Se fosse un semplice cartello elettorale sarebbe destinato al fallimento. Invece stiamo creando una forza unita. E lo sta dicendo con forza anche Bertinotti".

Non era meglio candidare premier un leader più giovane, ad esempio Nichi Vendola?
"Mi sembra che Bertinotti si stia spendendo con autorevolezza. Sta facendo bene".

Cosa critica del governo Prodi?
"Aver spinto troppo sul risanamento dei conti pubblici. Si poteva destinare qualcosa in più per salari, fisco, ricerca scientifica. Ma quando lo dicevamo noi, tutti ci criticavano. Ora molti se ne sono accorti. Ma solo ora".

Come ministro, cosa è contento di aver realizzato?
"Ho fermato la proliferazione delle sedi, le lauree facili, i concorsi finti. Ora il sistema può essere governato secondo standard europei. Purtroppo ho avuto solo 20 mesi di lavoro al ministero. Ma sono a un passo dall'approvazione l'agenzia nazionale di valutazione, i nuovi concorsi per associati e ordinari, e la riforma della governance delle università. Chiunque verrà dopo di me, dovrà riprendere da dove sono arrivato io".

Nessun commento: