mercoledì 26 marzo 2008

padre Alex scrive a Veltroni

26 Marzo 2008
Alex Zanotelli: il programma del Pd farebbe milioni di morti.
autore: redazione

“Caro Walter, non dimenticarti di quelle lacrime di Korogocho”. Ha uno stile dolce e quasi affettuoso, la lettera che padre Alex Zanotelli indirizza a Veltroni, ma contiene delle critiche pesantissime. Il padre comboniano rimprovera senza mezzi termini al segretario del Pd le sue lacrime versate di fronte alla povertà della baraccopoli di Nairobi.

Dice: “Tu sei venuto a trovarmi a Korogocho, e hai toccato con mano come vivono i baraccati d’Africa. Davanti a quell’inferno umano tu hai pianto. Mi hai promesso […] che avresti portato quell’immenso grido di sofferenza umana nell’arena politica. Ora che sei il segretario del Partito democratico, sembra che ti sia dimenticato di quel grido dei poveri”. E continua: “Non chiedo carità (non serve!), chiedo giustizia, quella distributiva che è il campo specifico della politica”. Una vera lezione di politica di sinistra per il “coccodrillo” Walter. E poi si arriva al punto: “Non parlo solo della fame del mondo […], ma soprattutto della sete del mondo. […] Perché nel tuo programma appoggi la privatizzazione dell’acqua? Lo sai che questo significa la morte di milioni di persone per sete? Con questa logica di privatizzazione, se oggi abbiamo cinquanta milioni di morti per fame, domani avremo cento milioni di morti per sete. Sono scelte politiche che si pagano con milioni di morti.”

Ora tocca a noi, la letterina a Veltroni:
Caro Walter, leggiti bene quanto scrive Zanotelli perché le sue parole non sono leggere. Esse hanno il peso della persona che le ha scritte, di un prete che ti spiega che la carità non serve (!) e che le scelte del tuo programma in tema di privatizzazione dell’acqua provocherebbero 100 milioni di morti se venissero effettuate. Quando si tratta di scegliere tra lavoratori e imprese, ti dichiari equidistante (cioè lontano da tutte e due!), ma quando si tratta di scegliere tra gli interessi delle multinazionali dell’acqua e i milioni di assetati, caro Walter “lacrime di coccodrillo” Veltroni, non hai dubbi: privatizziamo l’acqua!

Roberto Musacchio (SA), Capogruppo al Parlamento europeo, commenta: “Per il Pd si configura una vera e propria impossibilità di comprendere la categoria di “bene comune”, proprio perché nel suo programma è penetrata l’idea di mercato; e considerare l’acqua come merce, come fa il Pd, impedisce il soddisfacimento di un bisogno che, in quanto primario, andrebbe invece garantito. La sinistra invece ha un’esperienza di internità al movimento mondiale per la pubblicità dell’acqua, dai social forum alle lotte internazionali, che si riflette direttamente nelle scelte di programma de La Sinistra l’Arcobaleno”.

Anche su questo, occorre una scelta di parte. Ecco la nostra (tratto da programma de La Sinistra l’Arcobaleno):

L’ACQUA COME BENE COMUNE
L’acqua è un bene comune e un diritto fondamentale per la vita e la salute di tutti gli esseri viventi. La Sinistra l’Arcobaleno propone che sia davvero gestita come pubblica. Sono necessari importanti investimenti nei controlli degli usi, nell’ammodernamento delle reti, nel garantire l’accesso a tutti, in particolar modo nel Mezzogiorno e nelle aree a rischio di desertificazione. Proponiamo perciò la ripubblicizzazione dei servizi idrici ed investimenti adeguati per la messa in efficienza e la manutenzione della rete, in particolare nel Mezzogiorno e nelle aree a rischio desertificazione. Per questo La Sinistra l’Arcobaleno condivide la proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Parlamento e presentata dai movimenti per l’acqua pubblica e la sosterrà nella prossima legislatura. Punto ineludibile sarà il conseguimento di obiettivi certi di risparmio idrico.

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