L'Adesione di Sinistra Democratica alla "Carovana" promossa da Articolo 21
dichiarazione di Claudio Fava
E’ vero, in Italia esiste un problema di sicurezza. Che però non si affronta né con i militari né prendendo impronte a bambini rom. Sono d’accordo con gli amici e le amiche di Articolo 21 e con quanti hanno promosso la “Carovana per il lavoro sicuro”: quella contro le morti bianche e gli incidenti sul lavoro è la vera emergenza sicurezza. Di più: è un'autentica guerra culturale, sociale e politica. Culturale perché la riduzione del lavoro a pura merce, come accade ormai da almeno vent'anni, considera morti e feriti un'inevitabile contabilità, sociale perché i costi per la collettività - non considerando quelli individuali delle vittime e delle loro famiglie che non sono quantificabili– sono davvero elevati, infine politica perché leggi e provvedimenti sono strumenti indispensabili a combattere questa battaglia.
I provvedimenti del Governo Berlusconi vanno esattamente nella direzione opposta. La defiscalizzazione degli straordinari, anzitutto, non affrontando affatto la questione salariale, costringe lavoratori e lavoratrici a turni massacranti per portare a casa qualche euro in più. E poi il decreto 112, appena approvato con la manovra economica di fine luglio, che aumenta precarietà e insicurezza, a cominciare dalla cancellazione della legge contro i licenziamenti in bianco. Insomma un Paese consapevole delle vere priorità per il proprio futuro non può che fare della dignità del lavoro e quindi della sicurezza del lavoro il proprio impegno fondamentale. Per questa ragione Sinistra Democratica aderisce alla “Carovana” promossa da Articolo 21, e al tempo stesso ritiene che - a partire da questa iniziativa - si debba dare vita ad una grande campagna di mobilitazione che veda tra i protagonisti, oltre ai soggetti della politica e della società civile, anche il mondo dell’informazione senza il quale le speranze di successo sono davvero poche.
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