
Il candidato premier del Partito democratico, Valter Veltroni, ha mandato al candidato premier del Popolo delle libertà, Silvio Berlusconi, una lettera in cui gli propone una sorta di “patto a due” per il rispetto delle istituzioni democratiche e repubblicane.
Il fatto che il Pd, dopo aver scelto di rompere con la Sinistra, cerchi un’interlocuzione a destra è già di per sé preoccupante, ma il vero campanello d’allarme è che Veltroni tratti questioni pubbliche come un affare privato: finora questa deriva culturale e politica era stata patrimonio della sola destra. E non è cosa da poco: Veltroni (che non ha nessun incarico) chiede a Berlusconi (che non ha nessun incarico) di sottoscrivere un patto (privato) a salvaguardia di istituzioni pubbliche.
Assistiamo probabilmente ad un assaggio di quell’idea di politica italiana che Veltroni e Berlusconi vorrebbero imporre a tutti, con un intervento pesante e lesivo delle libertà. È l’americanizzazione della politica italiana, con due soggetti politici che discutono dei “dettagli” ma che hanno sullo sfondo la stessa idea di società.
La Sinistra l’Arcobaleno è l’unica forza che si candida a resistere a questa pericolosa deriva, a questo tentativo di ingabbiare la realtà politica, di legarla in una camicia di forza:
per far vivere la sinistra in Italia,
per lasciare aperto lo spiraglio verso un altro modello di società,
il 13 e il 14 aprile c’è bisogno, oggi più di prima,
di un voto di parte…
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