venerdì 3 ottobre 2008
qualche domanduccia ad "A Sinistra"
di Alessandro Cerminara
Cari componenti di "A Sinistra", perdonatemi, anche per l'irriverenza che forse mostro, ma avrei qualche domanda da farvi.
E' un anno e mezzo, ormai, che promettete di spostare il PD a Sinistra. Avete cambiato più volte nome ("Di Sinistra", "Democratici, Laici e Socialisti", "Sinistra per Veltroni", "Una Sinistra per il Paese", "A Sinistra"...il prossimo qual'è?), ed avete anche convinto un po’ di gente, se è vero com'è vero che alle Primarie del PD, quando eravate ancora in pochi, avete portato qualche centinaio di migliaio di persone a votare la vostra lista.Gente tolta alla Sinistra, quella autonoma che non si riduce ad una corrente di minoranza di un Partito "riformista ma non di Sinistra" (Veltroni dixit)...
Beh, la prima domanda è: ci spiegate bene come pensate di farlo, e cosa, pur avendo un bel po’ di gente dalla vostra (e da quando, con la scissione di "Una Sinistra per il Paese" da SD, vi siete allargati, avete anche un po’ di "adesioni pesanti"), avete ottenuto?
Vi presentaste alle Primarie con grandi proclami, dalla "redistribuzione dalle rendite al lavoro" alla riduzione della flessibilità, dall'adesione al PSE all'intoccabilità dell'alleanza con la Sinistra (cito dal programma di "Sinistra per il PD"). C'è uno solo, di questi punti, su cui abbiate ottenuto qualcosa? Andiamo a controllare:
Sulle questioni economiche e del Lavoro, il PD ha sostenuto posizioni diametralmente opposte, l'alleanza con la Sinistra fu rotta proprio da Veltroni. Ed anche dopo l'arrivo del gruppo proveniente da SD, le cose non sono cambiate di molto. Anzi, siete sempre stati trattati come l'ultima ruota del carro. Le candidature di spicco sono andate tutte ad esponenti delle correnti di pensiero opposte alle vostre (da Calearo ad Ichino), mentre ai vs. esponenti sono stati dati solo posti di secondo piano. Il Programma del PD ha continuato a rispecchiare tutte le contraddizioni di quel Partito, che pure avevamo (si, AVEVAMO, tutti assieme) sempre denunciato. Lo stesso Veltroni ha rivendicato l'essere "non di Sinistra" del PD. E l'inizio di legislatura è stato deprimente, con la gara a "dialogare" (con un sordo). Mentre tutto lo stato maggiore del PD sembra più interessato alle varie PeR (???) che alle vs. iniziative, chiaro segnale che non vi considerano per niente, figurarsi se modificate la linea. Quindi, pare proprio che non abbiate ottenuto granchè.
E allora, cosa vi fa pensare di ottenere di più, in futuro, semplicemente facendo l'ennesima associazione (chè le precedenti non andavano bene?) e cambiando ancora nome?
Non ve ne siete proprio accorti che il PD ha un suo proprio DNA (che poi è quello che ha delineato il suo attuale Segretario), che non si può modificare? Che non può diventare quello che non è? Che non è penetrabile dall'interno? E può sbilanciarsi su alcuni temi solo se c'è qualche altro soggetto, abbastanza forte, pronto a fargli concorrenza (vedi Di Pietro sulla Giustizia e simili), e quindi, senza un forte soggetto alla sua Sinistra, dalla cui costruzione vi siete sfilati ed al cui progetto lavorate a togliere risorse, non si sbilancerà mai sui temi Sociali e del Lavoro?
Altra questione, qui mi rivolgo ai vari Crucianelli&c, che hanno lasciato Sinistra Democratica in febbraio/marzo: lasciaste SD accusandola di schiacciamento sulla Sinistra estrema, di rottura col Sindacato e di fine dell'ambizione di essere una Sinistra di Governo (cito dal documento di "Una Sinistra per il Paese"), e, cito ancora da lì, con l'ambizione di "essere parte attiva nel terremoto che continua a scuotere il sistema politico, e dei suoi esiti". Non ritenete che, con la collocazione che vi siete scelti, finite per essere più che altro proprio quegli "spettatori imparziali" che non volevate essere, dato che le posizioni del vostro interlocutore non le avete cambiate di una virgola? E lo vedete che le cose di cui accusavate SD, se mai sono esistite (ci sarebbe da discutere), ora di certo non ci sono più? Le prese di distanza dalle posizioni maggiormente estremiste sono all'ordine del giorno, così come il sottolineare il ruolo di "Sinistra di governo". Ed SD, come tutta la Costituente di Sinistra, è pienamente al fianco della CGIL, ne ha condiviso e sostenuto la mobilitazione contro il Governo e le posizioni sulle ultime vertenze (lo stesso non si può dire per il PD, che l'ha spesso anche attaccata tramite molti suoi esponenti, a cominciare da Letta, per finire a molti "veltroniani doc" dell'ala "liberal"...Per tacere delle posizioni del PD sul contratto nazionale, che dal loft vorrebbero indebolire, mentre la CGIL ne sta giustamente facendo un punto fondamentale). Non sono venute meno, quindi, tutte le ragioni che vi avevano spinto a scindervi da SD e fondare "Una Sinistra per il Paese"?
E infine, mi sia consentita un'ultima domanda: so che non tutti voi aderiscono al PD, ma se fate la corrente interna, ve lo dice uno che assieme a molti di voi l'ha fatto nei DS, volete farlo in maniera un tantino migliore? Incalzare un po di più? Non è stato un bello spettacolo vedere la cosiddetta "Sinistra PD" silente (se non, in taluni casi, addirittura plaudente), di fronte alla rottura dell'alleanza con la Sinistra, che ai tempi delle Primarie PD veniva giudicata intoccabile. E come su questo, su tanti altri temi (anche "di contenuto") fare la stessa cosa...
Nell'attesa che rispondiate a queste domande, vi comunico che, come non ho aderito al richiamo del "voto utile", che utile non era, alla stessa maniera non aderirò all'invito alla "adesione utile", e rimarrò, pur tra le mille difficoltà che questo comporta, "a Sinistra", ma sul serio, cioè con la Sinistra, quella vera, che (come anche gran parte di voi riteneva giusto, un tempo) decide di rimanere se stessa, e non una corrente di un partito di centro, e che ad un vero progetto di costruzione di una Sinistra autonoma, unitaria e di governo vi sta lavorando, col progetto della Costituente di Sinistra. E mi auguro che tutti gli uomini e le donne di Sinistra decidano di fare altrettanto.
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