domenica 12 ottobre 2008

in difesa della Scuola pubblica

Ai genitori
Agli studenti
Alle associazioni
Alle forze sindacali
Alle forze politiche
Ai cittadini tutti

Appello in difesa della scuola italiana

Senza una discussione in Parlamento, senza un confronto con la scuola, la ministra Gelmini impone un ritorno al passato per decreto legge. Reintroduce il voto di condotta ovunque, i numeri dove da tempo si usavano i giudizi, il maestro unico nella scuola elementare.
Sì, la restaurazione inizia proprio nella scuola che meglio funziona in Italia. Tornare al maestro unico, ridurre l’orario scolastico significa cancellare esperienze importanti e qualificate; significa limitare il diritto di bambine e bambini a imparare meglio e a consolidare dai sei ai dieci anni quelle competenze di base che possono permettere di affrontare meglio ogni successivo apprendimento. Significa eliminare il tempo pieno e tornare al doposcuola degli anni cinquanta. Qualcuno lo spieghi alla ministra: col maestro unico non si fa il tempo pieno.
Ridurre il numero degli insegnanti è l’ossessione di questo governo. Classi più affollate, riduzione degli istituti scolastici sono davvero la ricetta per migliorare e qualificare la scuola? Il commissario europeo Figel ha dichiarato che è necessario aumentare gli investimenti nella scuola italiana. E invece il governo taglia brutalmente le risorse finanziarie e umane. Per fare cassa avremo meno insegnanti di sostegno, meno mediatori culturali che possano permettere una reale integrazione dei bambini stranieri. Tutto questo peserà sulle famiglie, costrette a pagarsi servizi (i trasporti quando saranno soppresse le scuole dei piccoli comuni, addirittura l’assistenza ai bambini con disabilità, le attività pomeridiane, ecc.), sulle donne che dovranno conciliare la riduzione di orario scolastico con il loro lavoro.
Grazie ai tagli dei Ministri Tremonti e Gelmini due Istituti Superiori e 11 scuole della provincia, sono destinate a chiudere anche a Terni, con borghi che non avranno più le loro scuole elementari e che verranno amputati della parte decisiva, quella che riguarda l’infanzia, del sistema formativo nelle frazioni e nei piccoli centri.
Sinistra democratica ha avviato da una settimana una serie di volantinaggi di fronte agli istituti scolastici cittadini. Abbiamo incontrato molti genitori disinformati o preoccupati che ci hanno chiesto di “fare qualcosa”.

Proposta per un comitato

Per questo vogliamo proporre di costituire a Terni un comitato in difesa della scuola pubblica. Un comitato aperto a tutti per costruire iniziativa di protesta, per impedire la controriforma Gelmini e per riaprire un dibattito, che manca ormai da tempo, sul ruolo dell’istruzione in Italia come cardine per lo sviluppo civile e democratico del nostro paese e come leva dello sviluppo sociale ed economico.
Per adesioni:
sinistrademocraticatr@gmail.com
tel. 3356836605 federica porfidi

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